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Paura di arrossire: il controllo che fa perdere il controllo

La paura di arrossire in pubblico chiamata eritrofobia o ereutofobia è una paura molto frequente che provano le persone che diventano rossi quando qualcuno gli rivolge parola, quando devono esporsi o semplicemente quando sono al centro dell’attenzione dell’altro.

A volte è sufficiente solo essere osservati da qualcuno per diventare rossi e, la persona, temendo profondamente tale possibilità tende ad isolarsi socialmente.

L’emozione di base legata a questa paura è la vergogna. La persona tende a sentirsi spesso in imbarazzo nel mostrare il proprio disagio relazionale (l’arrossire) e l’idea che altri possano notare le proprie difficoltà e debolezze diventa inaccettabile tanto da indurla, pian piano, a ridurre notevolmente la propria vita sociale.

La paura di arrossire si presenta infatti, con maggiore frequenza nelle persone timide o riservate che temono molto  il giudizio degli altri. E come spesso accade la paura del giudizio altrui è direttamente proporzionale alla bassa autostima e spesso il vero giudice è quello della persona che diventa un vero e proprio persecutore interno.

Il meccanismo che mette in moto e costruisce tale fobia non è molto dissimile da altre fobie legate al panico e alla paura di perdere il controllo di parti o funzioni del corpo come ad esempio:

  • La paura di sudare in pubblico
  • La paura di parlare in pubblico (la persona può avere paura ad esempio che la voce sia tremolante, di non riuscire a parlare e di sudare davanti ad un pubblico)
  • La paura di farsela addosso (la persona teme che in virtù dell’ansia si sentirà male tanto da farsela addosso e provare un forte imbarazzo di fronte agli altri)

Si tratta di paure che possono affacciarsi alla mente di ognuno di noi! Chi non è mai arrossito? Chi non prova mal di pancia? chi non suda quando si agita e soprattutto a chi non è mai capitato di agitarsi? Ma quando l’eventualità che accada qualcosa di spontaneo (come una reazione corporea) diventa una ossessione e oggetto di controllo e di ascolto si costruiscono le basi di un vero e proprio disturbo.

Ciò che  rende tali paure vere e proprie patologie sono le soluzioni tentate adottate: ritenendo queste evenienze probabili, la persona attua una forma esasperata di controllo sulle proprie azioni, arrivando a sentirsi teso se esposto alle condizioni temute, e questa tensione paradossalmente diventa la conferma della realtà del rischio.

L’effetto di tutto ciò è dunque che il soggetto tende a somatizzare ciò che teme, per cui  chi teme di arrossire arrossirà, chi teme di farsela addosso adotterà delle strategie (farmaci, andare al bagno preventivamente) che vanno a produrre una irritazione intestinale vera e propria.

Ecco dunque innescato un circolo vizioso che induce ad un aumento dell’attenzione al problema: più la persona eviterà per paura, cercherà espedienti per nascondere l’arrossire, focalizzerà la propria attenzione su ciò che succede al proprio volto e soprattutto cercherà di controllarsi, più perderà il controllo e arrossirà! Non solo ma ben presto l’arrossire diverrà una vera e propria compulsione incontrollabile, un automatismo psicologico che intrappola la persona in un vortice fatto di ossessione e paura.

 La terapia breve strategica è efficace ed efficiente nel trattamento dell’eritrofobia.

4 / 5 stars     

Breve bio Dott.ssa Claudia Riccardi

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27 commenti

  1. Salve Dott.ssa, due domande veloci:
    – secondo lei in Italia quante persone soffrono di eritrofobia
    – la ricerca e la terapia come si muovono per curare questo disturbo

    Grazie,
    Saluti

    RedBlame

    • Salve RedBlame l’eritrofobia è un disturbo diffuso ma non ci sono dati sulla sua prevalenza. Ci sono alcune terapie psicologiche che hanno statistiche di efficacia come la terapia breve strategica superiore al 80%. Le ricerche sui disturbi meno prevalenti difficilmente sono finanziate. Ed immagina che si può avere paura di qualunque cosa! Esistono tante fobie quante se ne possono inventare!

  2. Ciao, avrebbe delle soluzioni specifiche per non arrossire in pubblico. Ad esempio io arrossisco quando qualcuno mi chiama e ci sono tante persone intorno a me che mi guardano, ecco li perdo completamente il controllo divento rossissima, mi sudano le mani e mi lacrimano gli occhi. Domani devo conoscere un ragazzo che una mia amica mi vuole presentare con cui ho chattato. nella chat ero spontanea e gli parlavo normalmente, ma quando lo conoscero e saro li davanti credo di poter svenire, la paura e troppo grossa.
    Perfavore potrebbe farmi una lista di cose da fare e di cose da non fare in questi casi il prima possibile.
    GRAZIE MILLE IN ANTICIPO

    • dott.ssa Claudia Riccardi

      ciao purtroppo non è cosi semplice non ho una pozione magica da scriverti! hai bisogno di fare degli apprendimenti differenti di avere delle esperienze emozionali correttive pianificate con l’aiuto della psicoterapia. L’unico consiglio che posso darti è di concentrarti sul viso di questo ragazzo appena lo conosci, di osservarlo attentamente ma davvero attentamente e minuziosamente!!
      Buon tutto

      • E’ possibile smettere di arrossire quando si è al centro dell’attenzione?accade a me,vorrei
        vincere l’eritrofobia e sentirmi una persona libera, come si puo’ fare?
        grazie

  3. dott.ssa Claudia Riccardi

    Ciao luca la terapia breve strategica ha statisticamente un alto livello di efficacia.

  4. Haha allora jo stasera devo fare un concerto!! diventero bordo! ormai neanche me ne frega piu niente! mi sono abituato e inutile che fatico ore a cercare di crearmi un meccanismo che mi fa smettere di arrossire… Tanto mon ce un modo!

  5. dott.ssa Claudia Riccardi

    Ciao daniele concentrati sul pubblico osservali tutti uno ad uno e in ogni caso in bocca al lupo!!

  6. ciao…. non capisco perché ho questa fobia, dal momento che sono una persona molto socievole, piena di amici, di mentalità aperta e dai numerosi interessi… diciamo che non è esattamente la descrizione del classico euritrofobico. comunque leggendo la descrizione mi sono sentita ancora più “appesantita”, perché non sembra proporre vie di uscita, ma piuttosto sembra dire che siamo “in trappola”. ora, ci sono dei modi per uscirne? perché la trovo una trappola stupida ed ingiusta…con tutti i problemi veri che ci sono nella vita.

    • Ciao Ginevra come gia scrivo nei miei articoli la Terapia breve strategica ha un alta efficacia ed efficienza nel trattamento di questa trappola. Il problema è uscire dal meccanismo del controllo che fa perdere il controllo.. In bocca al lupo

  7. Un caso limite???
    Ciao!!!
    ringrazio l’ideatrice del blog e tutte le testimonianze lette.
    Mi chiamo Lea.
    Io sono eritrofobica da quando avevo 16 anni (esattamente marzo 1996) ora ne ho quasi 33 e il disturbo proprio non è passato e non si è affievolito anzi si è cronicizzato e sento sempre più la pesantezza e l’invalidità che questo disturbo mi crea. Mi sembra di avere le ali e di non riuscire a volare perchè una palla al piede grossa quanto una casa mi trattiene a terra. Infatti io di carattere sarei molto socievole e simpatica.. ho sempre voglia di dire la mia idea e di partecipare a tante occasioni sociali… ma questo disagio mi taglie le gambe, mi distrugge l’esistenza perchè mi vieto di fare tante cose che desidererei fare.. faccio scelte mai libere da questo disagio condizionante al massimo!!!!
    Io vorrei tanto far finta di niente quando arrossisco, aspettare che passa e fischiettare allegramente… il problema è che nel mio caso e forse anche nel vostro, io prima arrossisco poi inizio a sudare poi ho le plapitazioni, poi vado in tachicardia fino a vedersi la maglietta muoversi sul petto e la pancia si muove in sincrono con il cuore, sul collo le carotidi si gonfiano e si muovono a vista d’occhio, nel frattempo il sudore aumenta e gli indumenti si appiccicano addosso e si inzuppano così tanto che all’inizio si vedono dei grossi aloni e poi mi inzuppo completamente.. sembra che ho fatto la doccia vestita.. poi se non decido di scappare prima dalla situazione imbarazzante che io stessa ho creato… proseguono gli effetti collaterali di questo assurdo disagio e inizio a tremare mentre sudo ancora e il mio viso si è fatto così viola acceso bordeaux scuro che chiunque sarebbe tentato di chiamare il 118.. per finire quando nei rari casi sono rimasta inesorabilmente in attesa che passasse (o per cocciutaggine o per necessità) addirittura dal tremore passo ad avere degli scattini del busto e poi degli arti… se tento di spiegare che non sto morendo a chi mi sta di fronte neanche ci riesco bene perchè mi trema tantissimo la lingua e non riesco ad articolare la bocca per parlare.. persino i muscoli delle guance scattano a destra e a sinistra senza che io ne abbia padronanza.
    Sono proprio messa male eh!!??
    Se mi vedreste in situazioni tranquille non sembro per niente così… perchè in realtà in non sono timida e senza autostima… sono socievole, ironica, sicura delle mie opinioni, della mia testa e del mio corpo… ma non basta!!!!!! Questo disagio è come un parassita che con me non ci azzecca niente.. non riesco a capire perchè!!!!
    perchè mi devo far condizionare la vita così!!!
    Mi sono rovinata l’esistenza come un imbecille!!!
    L’unica cosa che ho riscontrato rispetto a tanti articoli letti su questo disagio è che all’origine in molti casi c’è un forte trauma e infatti questo credo di averlo individuato nella mia vita. Ma come ci torno indietro nel tempo??? ho crecato di analizzare il trauma, comprenderlo, perdonare e accettare… ho avuto tutta la pazienza del mondo nella mia vita… ma ora veramente vorrei cambiasse qualcosa..
    vorrei trovare la serenità….
    grazie di cuore a chi scrive qui e mi leggerà…
    e non so se posso ma vorrei tanto sapere se ci sono incontri tra eritrofobici, gruppi o incontri sporadici… se non ci sono possiamo organizzarli???
    grazie
    Lea

    • Ciao lea, anche io stessa situazione identica.volevo chiederti se hai risolto?

      • Ciao Francesca,anche io stesso problema con cui convivo da parecchio ma che ora ho deciso di debellare totalmente e sono molto determimata a farlo…mi piacerebbe riuscire a creare dei gruppi di auto-aiuto incentrati su questa problematica!Se ti va possiamo parlarne un po’! Un abbraccio

    • Ciao Lea, anche io sono nella tua stessa situazione, sono ormai più di 10 anni che soffro di eritrofobia, come stai? Sei riuscita a risolvere in qualche modo?

  8. Buonasera dottoressa mi chiamo Tania ho 20 anni..sono anch’io eritrofobica e a differenza di alcune persone io ne ho parlato con i miei e anche con degli amici e il mio ragazzo. Qualcuno come me soffre di attacchi d’ansia di vari tipi e piu o meno hanno cercato di darmi dei consigli, dicendomi che sono momenti di stress e che prima o poi andrà via se solo non ci voglio pensare con tutta me stessa. ma come faccio? mi vien da ridere! Voglio parlare anche a tutti coloro che come me ne soffrono e dirvi di nn abbattervi MAI! se vi abbattete è finita..ok ci facciamo tutti rosso fuoco e allora? la mia eritrofobia precisamente nn vi so dire quando è nata proprio perchè come molti di voi sono una persona ke nn ha vergogna di nessuno, sono molto socievole e credetemi sono stata sempre ma sempre una persona ke spesso ha messo a disagio gli altri senza volerlo giuro! perche parlo sempre e dico la mia! se andiamo in un negozio devo parlare io, e cosa importante devo domandare ogni cosa perchè voglio essere sicura di ciò ke compro..o almeno lo facevo sempre. Ero fin troppo socievole e le amicizie le facevo tt i giorni..a 16 anni mi sn fidanzata e ogni tanto mi succedeva quando ero a tavola di arrossire, ma nnt di piu. Inizio 2013 il mio ragazzo è partito per la svizzera per lavorare e io sono stata fortissima senza neanche rendermene conto, viaggiavo da sola per andare da lui e ogni tanto scendeva lui a Napoli da me. a marzo ho iniziato a farmi rossa per tutto e da li è iniziata la mia fobia..7 mesi da incubo! A fine agosto il mio ragazzo scende dinuovo a Napoli per restare e un giorno mi svegliai e mi misi in testa ke la mia fobia doveva terminare perchè non potevo vivere senza la mia parlantina e lo stare sempre al centro.Mi diedi un mese altriemnti sarei andata da uno psicologo, un rituale:ogni sera 10 respiri profondi con le mani sulla pancia, una tisana di valeriana e melissa e scaricai una meditazione guidata (una voce) di louise hay ke ascoltavo ogni sera prima di addormentarmi. Giuro che giorno dopo giorno io mi sn dimenticata del rossore! tutto il mese di settembre e mentalmente quando aprlavo cn qualkuno pensavo:”Tania immagina se lavori in un negozio e la gente deve farti qualke domanda..é il tuo lavoro e poi nn ti sta mangiando concentrati sulle parole e sulla risposta ke devi dare” passò tutto!ottobre 2013: una settimana fa a lavoro ho parlato cn la responsabile e oddio mentre mi spiegava una cosa all’improvviso ho smesso di ascoltarla e sn diventata di fuoco mi ha kiesto se avessi un problema cn lei ma le ho spiegato il xkè realmente..e mi è venuto un attacco d’ansia, vertigini vampate di calore sudore e pianto! adesso è una settimana ke nn riesco nemmeno a parlare cn i miei! vogliamo una soluzione! vi prego dateci dei consigli o esercizi da fare a casa..fatelo per coloro ke nn possono andare da uno psicologo per problemi economici e in piu come Lea anche io voglio sapere se possiamo riunirci in centri per terapie di gruppo 🙂 va contro di noi parlare davanti a tt ma credetemi è molto meglio per superare la cosa, dobbiamo stare nella situaizone e abituarci a quell’ansia, così facendo spero di farla passare. ps: mi metterò sempre alla prova davanti a tutti! fanculo il rossore! mi hai rotto!

  9. Ps: anche mia madre soffriva dello stesso disturbo quando aveva la mia età e credetemi ha superato tutto! non ha nulla zero! per questo sono convinta che si può superare..dobbiamo provarci ogni giorno senza arrenderci.Se capita di farmi rossa certo mi abbatto ma poi mi dico “ok Tania è successo ora nn fa nnt riprovaci vai avanti!” in bocca al lupo a tutti 🙂

  10. Salve soffro da anni di eritrofobia, vivo nella provincia di Milano (nord est) vorrei gentilmente sapere se nella mia zona c’è qualche professionista che tratta “terapia breve strategica”.
    Grazie

  11. Salve …ho scoperto solo qualche giorno fa che il mio arrossire è una fobia e come tale ha un nome la cosiddetta eritofobia,soffro di questa cosa praticamente da quando ero in fasce,sono una ragazza molto insicura,temo il giudizio e il confronto con gli altri arrossisco per ogni stupidaggine e cosa peggiore quando mi trovo davanti qualcuno a cui do un importanza esagerata per esempio il mio datore di lavoro , incomincio anche a tremare non riesco a tenere neppure una penna in mano.La situazione sta diventando insostenibile continuo a evitare ogni tipo di situazione che mi vede a contatto con la gente persino con i miei amici ho grosse difficoltà,non so cosa fare vorrei chiedere aiuto ma sono come bloccata,sono proprio un disastro,qualcuno può dirmi cosa posso fare!!!

    • Buonasera a tutti,
      sono Andrea, ho 24 anni e ho questo problema da circa 8 anni. Negli ultimi giorni gli episodi sono diventati frequenti (mi capita di avere periodi piu’ intensi e periodi meno intensi, anche se la paura di trovarmi in situazioni a rischio c’e’ sempre e quando capita immancabilmente arrossisco) e ho deciso di dire BASTA…se non la prendo di petto questa situazione non ne esco piu’…sento che voglio uscirne, sento che devo uscirne! Costi quel che costi…ho deciso di tornare a parlare in pubblico, anche quando mi sento a disagio, soprattutto quando mi sento a disagio, col rischio di ricevere sguardi di compatimento e sguardi divertiti se divento rosso, ma amen…almeno non saro’ stato succube della paura. Mi viene un po’ di “strizza” anche al solo dirlo, ma mi andro’ io stesso a cercare quelle situazioni nelle quali potrei arrossire, e anche se arrossiro’ cerchero’ di non dargli peso: e’ partita la mia personale sfida a questa fobia!
      Lo dico anche a tutti gli altri che hanno scritto qui: cerchiamo con un po’ di grinta di uscirne! Gia’ il solo parlarne mi fa stare meglio, sapere che c’e’ anche altra gente nelle mie condizioni mi tira su di morale e non mi fa sentire un extraterrestre! Se ce la posso fare io ce la possono fare tutti, se ce la possono fare tutti ce la posso fare io! Non lasciamoci vincere dalla paura: non siamo fatti per soccombere ad essa! Sosteniamoci l’un l’altro e vinceremo questa battaglia.
      Sarebbe bello condividere le esperienze di tutti e aiutarci a vicenda a sbarazzarci di questo problema che, in fondo, e’ un’idiozia.
      Grazie per lo sfogo e complimenti per l’articolo.

      • Andrea la penso come te! Io ci lotto da anni ormai e sto iniziando dolo ora a combatterla. Ti va di parlarne insieme? Magari confrontandoci ne usciamo definitivamente!

  12. Buonasera a tutti,
    sono Andrea e ho 24 anni.
    Ho questo problema da quando andavo alle superiori…oggi ho deciso di dire BASTA. Mi sono davvero arrabbiato con me stesso e d’ora in poi ho deciso che, a costo di diventare rosso come un peperone, mi mettero’ a parlare in pubblico come se nulla fosse…a pensarci mi viene gia’ un po’ di “strizza”, ma se non si prende questa cosa di petto penso che non si risolva piu’…se dovento rosso e gli altri mi guarderanno con compassione o divertimento amen!
    Se ce la posso fare io ce la possono fare tutti…se ce la possono fare tutti ce la posso fare anche io! Lo so ragazzi, e’ dura, ma insieme ce la faremo, sosteniamoci a vicenda! Sarebbe bello annotare i tentativi che ognuno di noi fa.
    Non lasciamo vincere la paura, non siamo fatti per perderci nella paura, ma per vivere nonostante la paura!
    Grazie per l’articolo, teniamoci aggiornati 🙂

  13. Buonasera a tutti,
    sono Andrea, ho 24 anni e ho questo problema da circa 8 anni. Negli ultimi giorni gli episodi sono diventati frequenti (mi capita di avere periodi piu’ intensi e periodi meno intensi, anche se la paura di trovarmi in situazioni a rischio c’e’ sempre e quando capita immancabilmente arrossisco) e ho deciso di dire BASTA…se non la prendo di petto questa situazione non ne esco piu’…sento che voglio uscirne, sento che devo uscirne! Costi quel che costi…ho deciso di tornare a parlare in pubblico, anche quando mi sento a disagio, soprattutto quando mi sento a disagio, col rischio di ricevere sguardi di compatimento e sguardi divertiti se divento rosso, ma amen…almeno non saro’ stato succube della paura. Mi viene un po’ di “strizza” anche al solo dirlo, ma mi andro’ io stesso a cercare quelle situazioni nelle quali potrei arrossire, e anche se arrossiro’ cerchero’ di non dargli peso: e’ partita la mia personale sfida a questa fobia!
    Lo dico anche a tutti gli altri che hanno scritto qui: cerchiamo con un po’ di grinta di uscirne! Gia’ il solo parlarne mi fa stare meglio, sapere che c’e’ anche altra gente nelle mie condizioni mi tira su di morale e non mi fa sentire un extraterrestre! Se ce la posso fare io ce la possono fare tutti, se ce la possono fare tutti ce la posso fare io! Non lasciamoci vincere dalla paura: non siamo fatti per soccombere ad essa! Sosteniamoci l’un l’altro e vinceremo questa battaglia.
    Sarebbe bello condividere le esperienze di tutti e aiutarci a vicenda a sbarazzarci di questo problema che, in fondo, e’ un’idiozia.
    Grazie per lo sfogo e complimenti per l’articolo.

  14. Bene Andrea ricorda che la paura evitata diventa panico, la paura affrontata diventa coraggio…

  15. Scusate,
    quando ho scritto il messaggio sembrava che non me lo pubblicasse…e alla fine ne ho pubblicato piu’ di uno 🙂

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